VIRGO FIDELIS - SEZIONE DI CARIGNANO "C.re M.A.V.M. Giovanni MANESCOTTO"

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VIRGO FIDELIS

ARMA
VIRGO FIDELIS


Il Patrono celeste nel mondo militare
Il concetto giuridico di "patronato" ha la sua origine nel popolo romano: il patrono era il capo di una famiglia gloriosa, attorno al quale si riunivano i cittadini per essere difesi contro la violenza ed il sopruso. In seguito, quando la vita pubblica di Roma si intorpidì per le lotte civili e per la formazione dell'Impero, il "patrono" cessò di essere il difensore degli umili e divenne il "padrone" assoluto, che ai suoi protetti contraccambiava le prestazioni con privilegi e benessere. Caduto l'Impero, i veri protettori ed i difensori dei bisognosi di aiuto, di sostegno e di benessere divennero i Papi, i Vescovi, gli Abati e i Sacerdoti. La Chiesa ereditò dalla cultura romana anche il concetto di patrono, ma alla luce della Sacra Scrittura lo spiritualizzò e lo applicò oltre che agli Angeli, anche alla Madonna, agli Apostoli e agli altri Santi. In senso religioso e liturgico quindi il patrono é un Santo, che per tradizione od elezione é venerato con culto particolare da una regione, diocesi, città, comunità religiosa o altro gruppo di fedeli appartenenti ad una determinata classe o professione, quale particolare intercessione e protettore presso Dio. La scelta del patrono anticamente era fatta dal popolo e dal Clero col consenso del Vescovo. Oggi, su proposta del Vescovo, la scelta viene fatta dalla S. Congregazione dei Riti. Dopo l'editto di Milano del 313 molti soldati, avendo compreso il concetto cristiano dall'amore, vissero tale concetto servendo con dedizione sia la religione, che la patria. La Chiesa ha sempre onorato coloro che si sono distinti indicandoli come esempi di eroismo e di Santità, da invocare e da imitare. Con il moltiplicarsi delle specialità dell'Esercito Italiano é stato assegnato un Patrono ad ogni Arma, Corpo, Specialità e Servizio. I Carabinieri in particolare sono stati affidati alla celeste protezione ed assistenza di Maria "Virgo Fidelis".  

Virgo Fidelis
"Virgo Fidelis" é un titolo di onore e di lode, che la Chiesa da e con il quale invoca la Madonna nelle Litanie Lauretane, che solitamente sono cantate dal popolo Cristiano. Insigni cultori di Maria hanno dimostrato che questo titolo risale al secolo XI o XII, trovandosi in altri gruppi litanici che sono autentici e mirabili poemi popolari mariani, nei quali i titoli cantati alla Vergine Maria traggono origine dalla Sacra Scrittura, dagli scritti dei Padri della Chiesa e dalla Tradizione. Il titolo "Virgo Fidelis" racchiude in sé tutto il significato dette vita di Maria e della sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidatale da Dio. Maria, promessa, figurata, simbolizzata, profetizzata, venne al mondo nella pienezza dei tempi senza la colpa originale. Degna di Dio, benedetta fra le donne, ripiena di grazia, è stata chiamata a collaborare all'opera della restaurazione universale, che avrebbe compiuto Gesù Cristo. Mentre la gloria di Maria è la sua maternità, e la sua beatitudine è la fede, la sua vita invece è nella fedeltà alla missione ricevuta ed accolta. E' fuori dubbio infatti che Maria abbia ricercato continuamente la volontà di Dio nell'accoglienza della Parola Divina, nella coerenza di una vita umile e servizievole, nella perseveranza di un impegno assiduo. Questa profonda ricerca, unita ad un'accoglienza generosa, irrobustita da una forte coerenza e vivificata da una perseveranza assidua, fa di Maria la donna fedele in assoluto.

Madre di Dio e degli uomini
L'editto di Cesare Augusto, per il censimento della popolazione dell'impero romano, mise Maria in viaggio da Nazareth a Betlemme. Qui in una grotta si avverrò la profezia del profeta Michea, e Maria "diede alla luce il suo Figlio primogenito". Quel bambino era l'unigenito di Dio, Gesù Cristo, Dio egli stesso, il Salvatore degli uomini. Maria, "Vergine Fedele", diventava ed è la vera Madre di Gesù Cristo, la vera Madre di Dio. La chiesa giustamente onora Maria con culto speciale, proprio perché "Madre Santissima di Dio, che prese parte ai misteri di Cristo". Fin dai tempi più antichi infatti la Beata Vergine è venerata con il titolo di "Madre di Dio", sotto il cui presidio i fedeli imploranti si rifugiano in tutti i pericoli e necessità (cfr. L. G. n. 66 del Conc. at. II). Sul Calvario troviamo Maria ai piedi della croce, mentre Gesù consuma il sacrificio di espiazione per la salvezza degli uomini. Maria, che aveva consentito a diventare la Madre di Dio, diventa pure la Madre degli uomini con alto solenne di vera e propria adozione: "Donna, ecco tuo Figlio! - Figlio, ecco tua Madre!". Attraverso i secoli, gli uomini con voce unanime hanno corrisposto alla fedeltà di Maria con un culto fatto di onore, venerazione e amore, acclamando la "Vergine Fedele" nella tentazione, nel peccato, nelle necessità, nelle difficoltà, nel dolore e nella morte, come loro Consolatrice, Rifugio, Ausiliatrice e Regina.

La Patrona dei Carabinieri
Il titolo "Virgo Fidelis" che esprime in tutto significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidataLe da Dio, non ha mai avuto una risonanza universale e un culto particolare nella chiesa. Nella liturgia infatti non esiste una speciale festa. Il merito maggiore della diffusione e dell'affermazione del culto alla "Vergine Fedele" è della "Benemerita e Fedelissima" Arma dei Carabinieri d'Italia.
Nell'Arma il culto alla "Virgo Fidelis" iniziò subito dopo l'ultimo conflitto mondiale per iniziativa di S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d'Italia, e di P. Apolloni S.J., Cappellano Militare Capo.
Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l'iniziativa e bandì un concorso artistico per un'opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri.
Lo scultore architetto Giuliano LEONARDI rapp
resentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada legge in un libro le parole profetiche dell'Apocalisse: "Sii fedele sino alla morte" (Apoc.2,10).
La scelta della Madonna "Virgo Fidelis", come celeste Patrona dell'Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell'Arma dei Carabinieri che ha per motto: "Nei secoli fedele".
L'8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l'istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria "Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri", fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber.

Breve Apostolico PAPA PIO XII
Nessuno ignora che gli antichi eserciti d'Europa, ispirati da una ardente Fede Cristiana, hanno intensamente coltivato tutte le virtù, atte a formare fortemente e cavallerescamente gli animi dei militari a un più alto e civile senso della vita.
Fra di esse, emerse sempre e costantemente rifulse, come fondamento e principio, quella virtù della Fedeltà, per la quale i militari stessi, votandosi strettamente al loro Capo e alle patrie Istituzioni, preferiscono, generosi e coscienti, di anteporre al proprio bene il bene comune. E non pensiamo che, pur nei nostri tempi, sia andato perduto o dimenticato questo costume della Fedeltà; ché proprio essa, cioè la Fedeltà dei militari, anche col trascorrere degli anni e dopo gravissimi eventi, sia bellici sia civili, e dopo travolte secolari Istituzioni, è rimasta intatta e salda per il bene e per la sicurezza della Patria. Di questa virtù diedero appunto coraggiosamente fulgentissimo esempio i Militari Italiani addetti alla pubblica tutela, chiamati "Carabinieri", in quanto che, saggiamente istituiti in Piemonte, fin dall'anno 1814, per la difesa dello Stato contro i rivolgimenti dei perturbatori ossequentemente accolsero e fedelmente osservarono il celebre loro motto araldico: "Fedele nei secoli". Tuttavia, affinché, in così mutevole avvicendarsi storico di eventi e di uomini i predetti Militari rimangano più costanti nel loro servizio e la loro principale virtù della Fedeltà si congiunga sempre più all'Altissimo Iddio, i loro Cappellani Militari, incoraggiati e preceduti dall'Ordinario Militare per l’Italia, suscitarono in essi una intensa devozione verso la Beatissima Vergine Maria Madre di Dio, con il titolo di "Virgo Fidelis" così come è invocata nelle Litanie Lauretane.
Manifestandosi, invero, tale devozione, non senza spirituale vantaggio, nelle caserme dei predetti Militari per mezzo di immagini sia scolpite, sia dipinte, il prelodato Venerabile Nostro Fratello Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Arcivescovo Titolare di Trebisonda, Ordinario Militare per l'Italia, lo scorso anno, in Roma, nella festa della Presentazione della Beata Vergine Maria Madre di Dio, solennemente propose e annunciò come loro Celeste Patrona la stessa Vergine Maria col nome di "Virgo Fidelis". Trascorso ora il primo anno, lo stesso Prelato, assecondando i fervidissimi voti del Comandante (generale dell'Arma stessa, dei Cappellani e agli altri ufficiali, dei sottufficiali e di tutti i militi, ha rivolto a Noi intense preghiere, affinché ci degniamo benignamente di confermare e di promulgare secondo il rito tale tutela o Patronato Mariano sui Militari Italiani detti Carabinieri ". Inoltre lo stesso Arcivescovo Ci pregò di stabilire che questa festa si possa ogni anno celebrare proprio nel giorno 21 novembre, in pio e santo ricordo, sia della suprema consacrazione della Vergine Maria a Dio, sia di quel Battaglione di Carabinieri, che, divampando anche in Africa Orientale l'ultima guerra, fece tutto intero, nel predetto giorno, il supremo sacrificio della vita nella località di "Culquaber".
Tutto ciò ben ponderato, e affinché una cosi grande devozione di Comandanti e di militi non resti priva di giusto premio, anzi per maggiormente favorirla e accrescerla ogni giorno più verso Dio e la di Lui Madre, cosicché ciascuno di essi sia a Dio e alla Patria "fedele sino alla morte", come pare ammonire nelle immagini la stessa Vergine Maria, assai volentieri riteniamo siano da accogliere tali voti e preci.
Sentito pertanto il Venerabile Fratello Nostro Clemente della Santa Romana Chiesa Cardinale Micara, Vescovo di Velletri, Prefetto della Sacra Congregazione dei Riti, con certa scienza e matura deliberazione Nostra e per la pienezza della Nostra Apostolica potestà, in forza delle presenti Lettere e in modo perpetuo, confermiamo, stabiliamo e dichiariamo la Beatissima Vergine Maria invocata con inno alla Virgo Fidelis " massima Patrona Celeste presso Dio dell'intera famiglia militare italiana che è chiamata Arma dei Carabinieri d’Italia, con tutti e singoli gli onori e privilegi liturgici che secondo il rito spettano ai principali Patroni di Associazioni, e con la facoltà di celebrare la festa della stessa, tutti gli anni nelle caserme dei detti soldati, nel giorno ventuno del mese di novembre. Non ostanti tutte le disposizioni contrarie.
Questo noi promulghiamo e stabiliamo, decretando che le presenti lettere esistano e rimangano sempre stabili, valide ed efficaci; che acquistino ed ottengano i loro effetti pieni ed integri; valgano pienissimamente, ora e in futuro, per quelli ai quali sono rivolte o potranno essere rivolte; che così si debba secondo la regola giudicare e definire; che da oggi sia inutile e vana, se mai accadesse, qualche decisione che fosse tentata in contrasto a queste Nostre (decisioni), da chiunque, con qualsiasi autorità, scientemente o per ignoranza.
Dato a Castel Gandolfo, sotto l'Anello del Pescatore, il giorno 11 del mese di Novembre, nell'anno 1949, undicesimo del Nostro PontificatoPontificato

Inno alla Virgo Fidelis
Musica : Maestro Domenico Fantini
Testo : Prof. Mario Scotti

SPARTITO


1^ Strofa
In una luce fulgida di fiamma, com'ali bianche nell'azzurro ciel, al tuo trono corrusco, o dolce Mamma, sale il palpito del figlio tuo fedel, che in silenzio preparò il suo cuore ed in silenzio veglia l'avvenir su lui rivolgi gli occhi tuoi d'amore rendi nobile e lieve il suo soffrir.

Ritornello:
Tu sei Regina dell'eterna corte perché salisti il monte del dolor : il cuore mio non fermerà la morte perché ha giurato fede al tricolor

2^ Strofa
Se di baleni il simbolo d'argento sulla mia fronte ai raggi guizzerà, e la Bandiera a raffiche di vento nel tripudio di luci ondeggerà, allor più ardente delle tue legioni un grido solo a Te si leverà, o nostra stella, che nel ciel risuoni giuramento d'amore e fedeltà.

Ritornello:
Tu sei Regina dell'eterna corte perché salisti il monte del dolor : il cuore mio non fermerà la morte perché ha giurato fede al tricolor.

Inno alla VIRGO IDELIS in formato mp3. (scarica)



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